Cose random che trovo in giro

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CAT_IMG Posted on 13/7/2013, 02:43
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Humpty Dumpty sat on the wall.
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Sì, perchè io ho trovato questa cosa che pare andò perduta. Roba non mia, ovviamente, il tutto è copyright Dec. Ed è una cosa geniale.





-CAPITOLO 1: Amico Bin Laden
Tirannoz entrò nel suo laboratorio, spalancando la porta con un calcio. All’impatto con il muro, le creature nelle gabbie applaudirono fragorosamente.
-Tirannoz: Eccomi tornato, mostriciattoli miei! –Seguirono degli altri applausi- Oggi è un giorno che avete sempre atteso! Il giorno delle… -Si mise la mano nella tasca del camice- Pulizie di primavera! -Estrasse dalla tasca uno Spolverino, alzandolo davanti a se e suscitando la sorpresa del pubblico ingabbiato - Ma attenzione! Questo non è uno spolverino normale…ma bensì uno spolverino antimateria!- Le creature tornarono ad applaudire.
-Tirannoz: Adesso, se il mio clone ha la cortesia di suonare un po’di Time Warp…-Il clone, i un angolo, si mise in piedi e prese a suonare forsennatamente sul pianoforte, ed il vero Tirannoz cominciò a spolverare a ritmo, con i raggi che circondavano lo spolverino.
Continuò a volteggiare, fino alla vasca dei pesci…e a quel punto una finta roccia gli cadde in testa.
-Tirannoz: Ehi! E questa da dove è arrivata?!? Chi osa colpire la mia grandissima testa?!?!...- Alzò lo sguardo e vide i pesci con le pinne in alto, come per indicargli qualcosa. Alzò lo sguardo ed una seconda pietra dell’acquario gli arrivò in fronte. L’ultima cosa che senti fu la linguaccia dei pesci.
Si rialzò di scatto, premendo sul pulsante per riscaldare l’acqua. I pesci iniziarono a contorcersi, cadere e sudare.
-Tirannoz: Sudare?...Come accidenti fa un pesce a sudare?...Scrittore?...-Si volse, lasciando andare il pulsante. –Noooo!...Comunque…una bella batosta ve la siete presi, eh? Vi serva da lezione!-
Continuò a spolverare, finché non fu tutto pulito. Sotto i suoi piedi si formò un podio metallico, da cui si esibì in un grandissimo inchino. Le creature applaudirono ancor più fragorosamente di prima…poi qualcosa esplose intorno alle loro braccia, in contemporanea al petto del clone.
-DarkDec: Ehi, Tirannoz?...Mi dai una mano ad uscire di qui?...
-Tirannoz: DEC!...Cosa c****o hai fatto?!!?...
-DarkDec: Perché?...Ho solo sparato con la pistola a impulsi.
-Tirannoz: Appunto! Sai quanto tempo ho impiegato a costruire quelle manette auto-applaundenti per le mie creature?
-DarkDec: Credo che il tuo proposito fosse molto meno nobile…Non sprecare il tuo tempo in queste cose, la vita è breve, lo sai.
-Tirannoz: Dobbiamo continuare a lungo con questa conversazione? Cosa vuoi, oggi?
-DarkDec: Dannazione Tirannoz, fammi uscire subito da qui o faccio da solo!!!!!!
-Tirannoz: Da qui dove?- Una piastra di metallo sul pavimento esplose, lanciando in aria una serie di gabbie. Dec ne uscì con sgarbo, tappandola a metà con una gabbia.
-DarkDec: Gli inferi sono un bel posto, certo…ma che diamine, dovrebbero rinnovare quelle uscite, non ne posso più di stare appeso ad una roccia aspettando che tirino su la cosa sopra il portale…che, certo, è un bel casino se si tratta di una lapide…
-Cind: Dec!...Hai incontrato Ade?...E come sta, lo hai salutato da parte mia?...
-Tirannoz: Ma che accidenti ci fate tutti nel mio laboratorio, oggi?
-DarkDec: Cind…te l’ho già detto: ADE E’MORTO, ucciso da Kratos, e soprattutto non è quella cavolata per bimbi della Disney! Chiaro?
-Tirannoz: Potete discuterne fuori?...
-Cind: Maddai, Tirannoz! Almeno facci stare un po’qui…
-Tirannoz: Ok….Che ne dite di mettere a posto?...
-Cind: So che me ne pentirò, comunque…si.
Il trio passò il resto del tempo a riordinare il laboratorio, con Cind che continuava a ripetere a vuoto che il vero Ade era quello della Disney (“ilveroadeèquellodelladisneyilveroadeèquellodelladisneyilveroadeèquellodelladisneyilveroadeèquellodelladisney” e così via).
Distratto dalla cantilena, Dec inciampò in una delle pietre che i pesci avevano fatto cadere dall’acquario. Prima che cadesse a terra, le chiavi gli sfuggirono di mano e colpirono una leva, azionando un gigantesco magnete.
Attirata dalla calamita, la gabbia con cui era stato chiuso il portale venne slanciata fuori dalla buca. Dal nero oltre il pavimento sbucò una squadriglia di scheletri guerrieri, armati di tutto punto. Uno lanciò una pietra verso il pannello di controllo del magnete, facendolo esplodere e disattivando il magnete.
-DarkDec: Bhe, non vedo altre alternative che darle a questi scheletri…i due anni passati ad ammazzarci fra noi ci avranno pur insegnato qualcosa, no?
-Tiranoz: Dec…Avremmo due problemi…uno, con che armi li combattiamo? Due…fra questi oggetti di metallo C’ERA ANCHE LA MIA CINTURA!-
-Cinder: Tirannoz…indossi la cintura sotto il camice?
-Tirannoz: Bhe? C’è qualcosa di male?
-DarkDec: Io ho sempre la mia pistola ad impulsi…- Un forcone si conficca accanto ai suoi piedi –Anche se, a pensarci bene, credo sia meglio andiate prima voi…- Un’ascia roteante si schiantò su un tavolo, frantumando una decina di provette.
-Tirannoz: LE MIE PROVETTE!- Su lanciò a testa bassa sui nemici, spaccando il costato ad uno con la testa, poi si rialzò, raccolse la sua spada da terra…e cadde per via dei pantaloni che si stavano abbassando.
-Tirannoz: Ehm…urge una ritirata tattica…torno subito.- E se ne andò zoppicando.
-Cinder: Non ti preoccupare, noi siamo pronti!- Disse Cind, imbracciando una chiave inglese in una mano ed una pantofola in un altro. Dec, al suo fianco, imbracciava la sua pistola ad impulsi ed una chiave inglese.
I due si lanciarono sugli avversari, preceduti dalla testa di uno scheletro che si staccava dal resto del corpo per l’impatto della pantofola. Dalla pistola part’ una lieve scarica semicircolare di impulsi, che disossò due avversari. Un altro nemico inciampò in un femore, spaccandosi il muso.
Dec colpì una tempia con la chiave inglese, per poi scagliare all’indietro tre mucchi di ossa. La chiave si avvitò quasi contemporaneamente intorno alle vertebre del collo dell’avversario abbattuto, poi tracciò un semicerchio e scagliò la testa fra gli avversari.
Uno scheletro si spostò di un passo, facendo finire la testa oltre di loro. Il gruppo si mise a ridere…ma solo per un secondo, perché la testa rimbalzò indietro e li colpì rimbalzando ancora. L’ultimo beccò il cranio sfasciato proprio sul punto basso della vita.
-Scheletro: Ahhh…mi fa male il punto X…
-DarkDec: Ma tu sei uno scheletro, non hai il punto X…
-Scheletro: Ah, giusto…- Alzò la testa.- Ma chi se ne importa, fa un male cane!...-
-DarkDec: Giusto…chisseneimporta?- E gli tirò un calcio al punto X, staccandogli le gambe per l’impatto.
Dietro, Cind aveva recuperato la pantofola, con cui schiaffeggiava i non-morti. Un colpo di rovescio di un martello da carpentiere gli tolse la chiave (inglese), ma lei raccolse da terra una katana in stile Ichigo Kurosaki e la maneggio, colpendo subito tre scheletri.
La battaglia proseguì, finché da dietro una fila di banchi fuoriuscì un induttore sonico attaccato ad una serie di parti d’acciaio e schermi in cui scorrevano partite di Pac-Man e Robot Unicorn Atack, seguito da una pedana semivolante su cui si trovava Tirannoz.
-DarkDec: No, Tirannoz, l’induttore sonico no!...- Ma il congegno era già scattato, e le orecchie di Dec cominciarono a fischiare orribilmente, e lui cadde a terra in conte,poranea con Cind.
Per fortuna, agli scheletri non capitò di meglio, e molti si contorsero, addirittura una mezza decina si sgretolarono.
-Tirannoz: Ops, scusate ragazzi!...Disattivo subito!- Dopo aver eseguito l’operazione, scese sul campo di battaglia brandendo lo spolverino ad antimateria, con raggio medusa che uscivano dall’orologio.
Ad un certo punto, un gruppetto di scheletri provò ad aggirare il corpo principale della battaglia camminando dietro una fila di tavoli.
-Tirannoz: Qualcuno li fermi!
-DarkDec: Non starai correndo un po’troppo? Lo scrittore non ha detto che li hai visti
-Cind: Ma lo scrittore sei tu, Dec.
-DarkDec: Ah, già.
-Tirannoz: Dove eravamo rimasti?...Ah, si, qualcuno li fermi!
-Cind: Lo faccio io, Tirannoz!- Disse, mettendo la spada in alto ed in diagonale rispetto al corpo, dopo aver dimezzato uno scheletro. Si lanciò verso gli avversari, attaccandoli con una serie di colpi, e ne eliminò rapidamente quattro.
Il quinto però gli arrivò addosso armato di una padella non aderente, colpendo il terreno accanto a lei. Cind si allontanò un po’ma dovette abbassarsi per evitare un secondo colpo. Mosse un tondo verso la gamba, ma il piatto della lama gli fu schiacciato dal piede scheletrico dell’avversario. La padella si alzò minacciosa verso di lei, ma si scansò con una rotolata, recuperò la spada dal nemico piegato, facendolo cadere. Lei provò a dimezzarlo con un fendente, ma anche quello rotolò e si rimise in posizione d’attacco.
Il duello continuò per qualche minuto, sopra una pedana, poi lo scheletro, maneggiando la sua padella, riuscì a colpire Cind sulla tempia mentre tracciava un florilegio in aria con la lama, facendola schiantare a terra e continuando a percuoterla.
-DarkDec: Cattivello! Solo io e Tirannoz possiamo percuotere Cind!- E lanciò un impulso verso lo scheletro, mandandolo in frantumi. Cind si rialzò, ma un femore volante la colpì sulla testa, facendola ripiombare a terra.
-Tirannoz: Attenzione!- Ma era troppo tardi. Uno scheletro conficcò la sua ascia in una grossa cisterna di vetro contenente un liquido azzurrino, collegata ad un grosso congegno munito di varie altre cisterne, e poi si tramutò in un cumulo di ossa brinate per l’esplosione di ghiaccio che seguì. Un muro fu sfondato dalla potenza dell’esplosione.
Dec si mise al riparo, dietro ad un tavolo, mentre la pioggia di ghiaccio proseguiva. Un televisore con una partita di sims city gli cadde accanto. Cind, dal canto suo, venne colpita da un cumulo di lattine di coca-cola fluttuanti, mentre Tirannoz scomparve.
-DarkDec: Ragazzi?...Ci siete tutti?
-Tirannoz: Si, dannazione! Fatemi uscire immediatamente da qui!!!!!!!!
-DarkDec: Qui dove?
-Tirannoz: Da dentro questo c***o di bimbominkia…ehm, pupazzo di neve!!!!- Dec si voltò, vedendo un pupazzo di neve con un camice ed una provetta per naso.
-DarkDec: Ti tiro fuori…aspè’. –E sparò un impulso, sciogliendo il ghiaccio.
-Tirannoz: Ahio! Ma chi ha detto che gli impulsi sono questa cosa?
-DarkDec: Lo scrittore, penso…
-Tirannoz: Ma lo scrittore sei tu, Dec!
-DarkDec: Ah, già.
-Cinder: Mi spiace interrompervi, ma…venite un po’ qua...
-Tirannoz: Aaaaarrrrrrgggggggghhhhhh! Il mio muro!
-Cinder: Non intendevo quello…- Infatti, il liquido si era riversato fuori, trasformando la strada e i primi piani degli altri palazzi in un’insieme di ghiaccio polare. Dec uscì fuori, puntando la pistola.
-DarkDec: Qui è sicuro, seguitemi…- Ma all’improvviso uno scheletro, da un vicolo, lanciò un fumogeno verdastro.
-Tirannoz: Fate attenzione, credo che cercheranno di attaccarci di sorpresa…- Si piazzò su un rilievo di terra congelata, vicino ad un abete. –Forse dovrei calibrare meglio gli effetti collaterali delle mie sostanze…- Disse vedendo che l’abete era conciato a mo’di albero di natale. –E’ancora primavera.
Improvvisamente, dalla nebbia verde sbucarono sette o otto scheletri, che si lanciarono addosso al gruppo vicino all’abete…per poi scivolare rovinosamente sul ghiaccio.
-DarkDec: Dicevi, a proposito dell’attacco?
-Tirannoz: Non ricordo, dico solo che è una scena sprecata.- Poi si lanciò in discesa, colpendo con i raggi dello spolverino gli scheletri sopravvissuti. Un altro contingente sbucò da un’abbassamento nel ghiaccio, lanciando asce, daghe e palle di natale.
-Cinder: Palle di natale?
-DarkDec: Non pensar a lor, ma guarda e passa.- E raccolse un po’di neve da terra, scagliandola negli occhi di uno che cadde e ficcò la daga nella fronte di un compagno. Si scagliò allora contro gli avversari in avvicinamento, colpendone uno di fianco con la chiave inglese, balzando verso il secondo e frantumandogli il cranio con un colpo e, da quella posizione, menare un colpo di rovescio verso il terzo, spaccandogli il costato, e da lì continuare a sparare con la chiave inglese, in cotrsa militare…finché ai suoi piedi il ghiaccio non cominciò ad alzarsi, sollevandolo il alto e, mettrendosi in una posizione ripida, facendolo scivolare.
-DarkDec: Aiut…!- Non finì la frase perché si schiantò contro due scheletri poco dopo il ghiaccio semovente, scomponendoli. –Non sarà la situazione più elegante…ma funziona!- Poi si voltò e vide dietro di se un colosso di ghiaccio in stile Spyro The Eternal Night uscito dal ghiaccio. –Tirannoz?...Dovremmo parlare un po’delle tue invenzioni…- Disse alzandosi e colpendo la gamba del mostro con la chiave inglese, e frantumandola.
Frantumando la chiave inglese, ovviamente.
-DarkDec: Mi servirebbe un po’d’aiuto…
-Cinder: Non ti preoccupare, Dec, ti salvo io!- Disse lanciandosi contro il colosso, ma inciampò in una foglia di lattuga e cadde, -Tirannoz…accidenti a te e alla tua mania di mangiare sempre verdura!- Da dietro di lei comparve un secondo colosso di ghiaccio che tirò un pugno sul terreno, facendola rotolare di lato. Lei raccolse una pietra da terra e la scagliò verso il nemico, ma questa gli rimbalzò contro, finì verso la prete del laboratorio e venne scagliata contro la testa di uno scheletro accanto al colosso, che si frantumò.
Il bestione ruggì ed incorporò un pezzo di metallo nel suo braccio e lo usò per colpure Cnd, ma lei incespicando riusciva a schivare i colpi. Dec, la vicino, tentava di colpire il nemico con gli impulsi, ma senza risultato. Si volse e colpì con ciò che restava della chiave inglese un avversario, poi spaccò il braccio ad un altro e scagliò un impulso verso due…ma un pugno sul terreno del colosso lo fece sbattere a terra, davanti ad un teschio urlante.
Allora Dec gli mise il manico della chiave nella mascella, fermandogli la bocca, e lo eliminò con un calcio nel punto X, che in teoria non doveva avere. La sua testa, munita di elmo bicornuto, volò in aria e si schiantò nel petto del colosso, frantumandone una parte. Il nemico allora si infuriò e cominciò a menare colpi all’impazzata alle spalle di Dec…prima di venire colpito da qualcosa alla schiena e sciogliersi in un pupazzo di neve.
-DarkDec: Bel colpo, Tirannoz…ma dove hai trovato quel raggio antimateria?
-Tirannoz: Non saprei, chiedi allo scrittore.
-DarkDec: Ma lo scrittore sono io
-Tirannoz: Ah, già.- e fece per puntare il raggio verso un altro colosso, ma tre scheletri con in mano una grande palla di neve schiantarono la loro arma sul congegno, facendolo inceppare. –Ma allora volete la guerra!- Disse Tirannoz, ma uno dei non-morti aveva sollevato un maglio…e lo aveva schiantato sulla pedana del raggio, facendolo crollare giù per il ghiaccio. –Nooo!- Disse Tirannoz mentre il raggio si incagliava e gli scheletri lo scavalcavano. Tirannoz prese allora una palla di neve dal terreno e la scagliò contro i quattro nemici di prima, frantumandgli a tutti il cranio con un lancio a giro.
-Cinder: Tirannoz? Come fai a distruggere quattro teste con una palla di neve?
-Tirannoz: C’era un pietrone all’interno.
-Cinder: Ahahahahaha…- Poi vide il martello del colosso su di lei –O c***o.- Si scansò appena in tempo, piazzandosi sotto al busto piegato dell’avversario. –Ehi! Idea!- Disse, e raccolse una daga, tracciando sul petto del colosso una faccina con gli occhi dolci. –Dec! Guarda qui!
-DarkDec: Cosa?!!!!! UNA DANNATISSIMA FACCINA!- E si liberò con un impulso di due scheletri, raccolse l’ascia di uno e si scaglio contro il colosso…ehr, contro la faccina, colpendola al centro con un poderoso colpo.
Il petto si frantumò in una miriade di schegge, e ne restarono solo i bordi frastagliati, ma Dec si attaccò con lascai alla sua spalla, si issò su e mosse un colpo verso la sua testa…scagliandolo in avanti, dritta come una palla di cannone verso il laboratorio.
La testa scomparve all’interno…ed un paio di minuti dopo un’esplosione squarciò una parte del tetto, e da lì uscì un nugolo di fiamme percorso da miriadi di esplosioni, che sparpagliava pezzi vari da tutte le parti…di fronte a questo, gli scheletri sopravvissuti fuggirono.
-Tirannoz: NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO! IL mio LABORATORIO!!!!!!!!!! Cosa ho mai fatto di tanto male per meritarmelo?!!?!?!? Ho solo giurato di amare in eterno la scienza!- Scattò in avanti e si mise in ginocchio, ma fu colpito da un pezzo vagante che lo scaglio, rotolando in aria, contro un pupazzo di neve.
-Cinder: E già questo non è poco…. –Ma all’improvviso Tirannoz si rialzò con uno scatto, furente.
-Tirannoz: Fuori di qui! Ringraziate che non vi denunci..ah, no, lo farò sicuramente! Andate, oppure vi caccio via a colpi di pezzi di ricambio!
Nel laboratorio, solo, Tirannoz vagava contemplando la devastazione.
-Tirannoz: Non è rimasto nulla di completamente integro…un attimo…cos’è questa cosa congelata? NO! Il dannatissimo acquario!- E gli diede un calcio, rovesciandolo. I pesci si dibatterono in agonia. Ci pensò un po’ su, poi li rimise negli ultimi centimetri di acqua. –E guai a voi se dite qualcosa!-
Per le strade ghiacciate, Cinder e DarkDec camminavano, allontanandosi dal laboratorio in fumo.
-Cinder: E ora che facciamo?
-DarkDec: Andiamo a parlare con lo scrittore, vediamo cosa può farci fare.
-Cinder: Ma lo scrittore sei tu, Dec
-DarkDec: Ah, già-Uno scheletro in corsa, con in una mano un mestolo e nell’altra il coperchio di un bidone della spazzatura, li sorpassò e si buttò in un vicolo.-Che ne dici di uccidere i non-morti rimasti?
-Cinder: Cosa?
-DarkDec: Ehr…che ne dici di spaccare le chiappe ai non.morti rimasti?
-Cinder: Bene, ora ha un po’più di senso, questa frase. Comunque si, andiamo!- Si tuffarono nel vicolo, inseguendo lo scheletro. Oltrepassarono la porta di degli squallidi bagni pubblici…-Ehi, scrittore, ma come facciamo a sapere che sono squallidi se la porta non è aperta?-
-DarkDec: Ma lo scrittore sono io
-Cinder: Ah, già.
…che subito dopo si aprì, riversando nella stradina un grumo di scheletri che si lanciarono all’inseguimento dei due.
-DarkDec: La sai una cosa, Cind?
-Cinder: Cosa?
-DarkDec: Non dovevi dire “comunque si, andiamo” ma dovevi dire “so che me ne pentirò, comunque si!” Ci stava meglio, diamine!
Al culmine del vicolo, Cind lanciò a terra una buccia di banana in stile Mario Kart, per far inciampare gli inseguitori, ma questi la saltarono e la evitarono. I due provarono allora a svoltare, ma un terzo colosso sbarrava la strada, e quindi rifecero il percorso. Una volta di nuovo nel vicolo, con gli scheletri alle calcagna, Cind inciampò nella buccia di banana e cadde a terra…e subito dopo tutti gli altri scheletri inciamparono su di lei, spaccandosi.
-DarkDec: A questo punto, preferirei cambiare paragrafo.
Tirannoz si stava affaticando a riprendere tutti i pezzi utilizzabili del suo laboratorio, quando il telefono squillò.
-Tirannoz: Chi è?
-???: Io non fare nomi. Tu chiamare me solo “amico Bin Laden”.
-Tirannoz: Non fate scherzi, sono occupato.
-???: Io avere visto che tu sei occupato. Ma tombe essercene sempre, di libere.
-Tirannoz: Lei mi sta minacciando?
-???: Non essere domanda giusta. Domanda giusto essere: Come voi fare a sapere che io essere occupato?
-Tirannoz: Ok. Come voi fare a sapere che io essere occupato?
-???: Perché tu non coniugare verbi, figliolo?
-Tirannoz: Non importa, porca miseria creatura! Rispondi e basta!
-???: Ok. Al-kazzera sapere tutto di te. Al-kazzera sapere tutto di te, sempre.
-Tirannoz: Voi mi spiate?
-???: Noi spiare tutto di tutti. E noi spiare anche scrittore, che non volere mettere a me mio nome, ma solo punti della domanda.
-Tirannoz: Ok…e cosa volete?
-???: Noi volere che tu costruire arma grande per noi. Chiaro?
-Tirannoz: Uhm…considerando che mi hanno appena distrutto il laboratorio…
-???: E mettete il mio c***o di nome!
-Bin Laden: Ok, ora noi essere d’accordo. Noi avere mezzi, e tu avere possibilità di vendicare te, tuo laboratorio e tue creature.
-Tirannoz: E’una buona idea…bwaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!
-Bin Laden: M****ia!
-Tirannoz: Che c’è?
-Bin Laden: Io stare spendendo un monte di soldi in questa c***o di chiamata intercontinentale!- Tu tu tu
-Tirannoz: Sfigato…
-Cinder: Il mio cellulare rileva delle impronte di brina in questa strada!
-DarkDec: Il tuo cellulare rileva molto male.- Si avvicinò ad una macchina distrutta dal colosso e gli diede un calcio.
-Cinder: Ehm…
Improvvisamente, una bottiglia cadde accanto al duo, proveniente da un portico.
-DarkDec: Uno scheletro!- Disse, evitando il lancio di una scatoletta di gomme da masticare, che finì nella bocca di Cind.
-Cind: Buone…
-DarkDec: Per sfortuna non abbiamo altri paragrafi liberi…
Un’altra serie di bottiglie piovve da sotto il portico. Il duo si rifugiò dietro ad un camper.
-Cind: Hanno finito le bottiglie?- Seguì una raffica di mitragliatore.
-DarkDec: Direi di si…- Estrasse la Carabina Laser, regalo dell’Online Fighters ed esplose una raffica blu contro tre scheletri, poi si riparò dietro un’altra macchina. Proseguì alla stessa maniera, tentando di colpire i nemici riparati, finché non si ritrovò a ripararsi dietro un triciclo. –Eh?- Venne colpito da un cellulare in pieno volto.
Cind allora approfittò della distrazione degli avversari per colpirli con una serie di palle di neve, che ne atterrarono due. La neve in quel punto però era scarsa –Scrittore, non potrei avere una mano?...-
-DarkDec: Ma lo scrittore sono io.
-Cind: ah, già- Alza il braccio e gli cade in mano un oggetto alto, colorato di rosso sangue e nero, dall’aria maestosa. Uno schiacciamosche. –Ehr…-Un mattone si schiantò accanto a lei-Bhe…CARICA!-
Colpì un avversario sulla tempia, facendogli volare via il cranio, poi spiccò un balzo e menlò un colpo che spaccò l’elmo di un altro, poi prese a micidiali randellate multiple altri due, prima di…spezzare il randello.
-Cind: Ok…una mano?
-DarkDec: Eccomi!- Raggiunge Cind con il triciclo, sgommando davanti agli scheletri e lanciando il cellulare a l’altra. Lei lo impugnò, usandolo come lama per distruggere due scheletrri.
-Cind: Forte!- E trapassò il cranio di un altro.
-DarkDec: Si, anche se io preferivo questo.- Estrae il Mac20 appena recuperato e spara all’impazzata sugli scheletri.
Si diressero all’inseguimento degli Scheletri, e arrivarono all’entrata di una discoteca, dalle porte divelte.
-DarkDec: Bene, vediamo di fare un po’di pulizia in questo buco!- Dice, spalancando la porta con un calcio in stile Western.
-Cind: Dec…la porta è caduta…
-DarkDec: Ops, è vero.-Si guarda intorno, un po’perplesso.-Ma chissenefrega!.-Si lanciò nella mischia brandendo entrambe le armi e sparando all’impazzata nella folla che scappava a ritmo di musica.
Cind cominciò a fare piroette e a menare colpi vari con il telefonino-rasoio a ritmo della musica Rock, colpendo cinque scheletri fra la folla urlante, poi raccolse una bottiglia di Room e la schiantò sul muso di un altro. Il room cadde a terra, facendo scivolare un altro che correva avvitandosi mentre ballava la tektonik. Dec si rifugiò dietro al cubo, esplodendo una serie di raffiche contro dei nremici che sparavano a ritmo di “It’s my life dei Bon Jovi”, poi le piastrelle detonarono facendo ribaltare il cubo. Lui si accucciò, ed il cubo ruotò su un lato…sorvolandolo di un millimetro e cadendo altrettanto lontano.
-DarkDec: Per l’Inquisizione e per l’Imperatore!-e si lanciò addosso agli avversari che si stavano lanciando contro di lui, sbucando da sotto le piastrelle. Ne colpì un paio con le armi, poi sparò in stile gangster colpendo la folla, raccolse una catenina dal collo di un tale svenuto e la roteò addosso agli avversari.
La battaglia proseguì, finché i due non vinsero gli avversari rifugiandosi nei bagni e sparando da lì. Dec sentì un rumore, e scattò verso quella direzione. Uno scheletro era rannicchiato su una tavoletta di un gabinetto, tremante. Era il primo che avevano visto.
-DarkDec: Ehi, ragazzo, vieni qui.- Lo scheletro si avvicinò, e Dec gli porse il Mac20. –Questo è un mitra a fuoco rapido. Anche se cadi lo fai sparando. E la fuori c’è una discoteca. Quindi, ora, vai lì e fai fuori tutti.-
Dec e Cind uscirono a passo lento dalla disco, mentre all’interno si scatenava l’inferno.




Capitolo 2
All’interno del palazzo al numero 666 di Via dalle Palle si trovava una porta, al quinto piano del grosso condominio. Dietro quella porta si trovava un muro di mattoni. Accanto a quella porta c’era un’altra porta. E dietro quella porta c’era un corridoio adorno di uno stendardo rosso con linee bianche, con in mezzo un cerchio contenente una croce uncinata.
Dopo quel corridoio c’era un dedalo di stanze presidiate da uomini armati, gabbie piene di Dannati Infernali e Soldati di Star Wars, alcuni anche in mutande per la calura. In fondo si trovava un ufficio ricco, dalla scrivania dorata rivestita sui contorni dei cassetti da pelle di imofuga equatosiberiana. Dietro quella scrivania non c’era nessuno.
-???: Scrittore, anche se sono basso non sono così basso da andare sotto ad una scrivania!-Disse una figura saltando oltre il ripiano.
-Adolf Hitler: Bene. Cosa dovrebbe succedere ora?
-Guardia Imperiale in boxer blu a pois viola: Signore, abbiamo una cosa da segnalarle.
-Adolf Hitler: Bene, lo sapevo che succedeva qualcosa perché era chiaro che succedeva qualcosa. Vedo che hai una cosa da dire quindi dimmi la cosa che mi hai da dire.
-Guardia Imperiale in boxer rossi a pois verdi: C’è una cosa strana in una discoteca, signore.
-Adolf Hitler: Adoro le cose strane. Chissà perché adoro le cose strane…
-Guardia imperiale con i boxer a righe bianche e verdi con pois pentagonali gialli: Non si potrebbe abbreviare il mio nome? Credo che anche lo scrittore stia facendo un po’di confusione…
-DarkDec: Ma lo scrittore sono io.
-Guardia Imperiale con i boxer arcobaleno con una croce uncinata all’inguine circondata da stelle nere coperte di cuoricini rossastri: Ah, già.
-Adolf Hitler: Ma che c’entra adesso questa cosa che adesso non c’entra?!!?!!?
-Guardia Imperiale con i boxer con sopra dipinti i disegni per bambini di Cappuccetto Rosso: Giusto. Dicevamo?
-Adolf Hitler: Il tuo nome perché era un po’strano il tuo nome.
-Guardia Imperiale in boxer con disegnato sopra un ciclo di affreschi di Giotto: Giusto. Un cambio, grazie.
-Guardia Imperiale con le mutande bucate: Bhe, meglio di niente. Credo che a qualche lettore piacerà…
-Adolf Hitler: Dimmi la cosa strana che mi dovevi dire la cosa strana.
-Guardia Imperiale con le mutande bucate: Due tali sconosciuti hanno assaltato una discoteca per sconfiggere un gruppo di scheletri…ma subito dopo sono usciti lasciando uno scheletro con in mano un Mac 20, il quale ha fatto una strage.
-Adolf Hitler: Hai il Mac 20 dello scheletro che ha sparato con il Mac 20 che ce lo hai?
-Guardia Imperiale con le mutande bucate: Si signore, ce l’ho, come credo possa vedere.
-Adolf Hitler: Non in quel senso, cretino non in quel senso! Intendevo se avevi portato il Mac 20 lo hai portato?
-Guardia Imperiale con le mutande bucate: Si, è tra l’altro in quella zona faceva un freddo…-Gli porse il Mac 20
-Adolf Hitler: Ehi, questo è il mio Mac 20 che è mio! Me lo ha rubato qualche tempo fa Bin Laden che me lo ha rubato!
-Guardia Imperiale con le mutande bucate: Come fa a saperlo, signore.
-Adolf Hitler: Lo vedi questo biglietto lo vedi?- Gli porge un biglietto con scritto “te lo ho rubato io, vecchia cariatide -Bin Laden” poi lo strappa dopo un attimo.
-Guardia Imperiale con le mutande bucate: Diciamo di si…
-Adolf Hitler: Bene, bene. Lo voleva usare per i suoi scopi malvagi deduco che lo voleva usare per i suoi scopi malvagi. Lo avrà usato come culmine di una reazione a catena per aggiungere qualcuno alle sue fila in Afghanistan lo avrà usato come culmine di una reazione a catena.
-Guardia Imperiale con le mutande bucate: Un ragionamento che fila benissimo…
-Adolf Hitler: Puoi controllare se qualcuno è andato in Afghanistan negli ultimi giorni lo puoi controllare?
-Guardia Imperiale con le mutande bucate: L’ho già fatto, signore. Uno scienziato pazzo di nome Tirannoz.
-DarkDec: E’vero? Ma proprio così? Ha detto che è partito per il medio oriente? Urca, sono sorpreso. No, le ribadisco che me ne frega se gli ho distrutto il laboratorio. Sono sorpreso perché non è da lui lasciare un biglietto del genere. La mancia? Dannazione, non ci sono più i postini di una volta.-E riattaccò.-Cind, secondo te perché Tirannoz ha lasciato quel biglietto?- Disse uscendo dalla cabina telefonica nella quale aveva ricevuto la chiamata del postino di Tirannoz.
-Cind: Non lo so, lo scrittore doveva pur sempre mandare avanti la storia.
-DarkDec: ma lo scrittore sono io.
-Cind: Ah già.
-DarkDec: Sono preoccupato per quello che potrebbe fare in aereo. Le Hostess sono l’unica cosa oramai che Alitalia può usare per vendere biglietti.
-Cind: Conoscendolo…
-DarkDec: Il problema è che senza di lui mi sento lievemente eretico a fare questi giri…
-Cind: Perché?- Dice mente guarda con gli occhi a cuoricino la maglia con il disegno di Natsu.
-DarkDec: Vabbò, lascia perdere.
Improvvisamente, una scia di ghiaccio percorse la strada, facendo sbandare un triciclo, una limousine, un autocarro e un’auto della polizia. Il tentacolo raggiunse un albero, che si riempì all’istante di addobbi e neve, poi si diramò e proseguì da tutte le parti.
-Cind: Ok…dobbiamo proprio ritrovare Tirannoz.
L’aeroporto era gremito di persone di ogni tipo, che si mischiavano continuamente. Il rumore era insopportabile, fra il vociare delle persone, lo scorrere dei carrelli, il decollare degli aerei e delle astronavi e il rumore delle tartarughe di Super Mario distrutte, i quali gusci rotolanti facevano cadere gruppi di genti varie.
Tirannoz avanzava chino fra la folla, avvolto in un mantello da mago nero recuperato in quel che restava del laboratorio, e teneva una semplice valigia a più scomparti contenente una serie di attrezzi da laboratorio. Da un congegno montato sul fianco partivano ogni tanto sparuti raggi laser che sgombravano la strada davanti a lui, ma c’era troppa confusione perché qualcuno potesse accorgersene.
Con un balzo scavalcò un guscio e fece per entrare nel corridoio principale, ma era occupato a causa dei nuovi distributori di Nuka Kola, la Coca Cola radioattiva di ultima invenzione. Allora spalancò con un calcio la porta del bagno femminile –che per sua sfortuna era vuoto- e piazzò una carica esplosiva sul muro, aprendosi un varco per l’esterno.
Raggiunse passando per i giardinetti accanto ai Gate il volo per l’Afghanistan, il 99-1, e estraendo la sua pipa e la sua confezione di latte in polvere si mise a sedere.
Nel bagno, intanto, i cinque nuovi cessi finti esplosero schizzando fuori dalle piastrelle, e da ogni foro uscirono un paio di Imperial Trooper o Guardie Imperiali di Star Wars che dir si voglia, tenendo i fucili nuovi di zecca fissi davanti a loro.
-Strorm Trooper o Guardia Imperiale di Star Wars che dir si voglia numero 1: Mandate il piccone viaggiatore al capo, lo abbiamo trovato. E’diretto in Afghanistan col volo 99-1
-Storm Trooper o Guardia Imperiale di Star Wars che dir si voglia numero 2: Certo che il nuovo kit mimetico è perfetto.
-Storm Trooper o Guardia Imperiale di Star Wars che dir si voglia numero 1: Già, puoi ben dirlo.
-Storm Trooper o Guardia Imperiale di Star Wars che dir si voglia numero 3: Con questi nessuno ci batte più nelle mimetizzazioni!
-???: Ne siete proprio sicuri?- E tre linee di spari si diressero sugli Storm Trooper o Guardie Imperiali di Star Wars che dir si voglia, provenienti dalla grata del finto distributore di carta igenica, uccidendoli. Pochi secondi dopo, tre figure militari si diressero guardinghe verso i Gate.





EEeeh, i bei tempi in cui il Frank era Tirannoz XD
Ora fuggo, ma prima....


GLAUCA! *sparisce*
 
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CAT_IMG Posted on 13/7/2013, 10:26
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COME LE RIESUMAZIONI DELLE SALME HANNO SUCCESSO, il tuo ripescare la vecchia fantastica fun fuck è stato ottimo, dove il Frank era ancora un membro dei Bee Gees con i capelli lunghi e biondi, (e con il nick "Tirannoz").

Ogni volta che leggo la parte dell'Amico Bin Laden mi eccito, farò bei sogni stanotte.

Augurandosi che il Dec continui la fun fuck, o io o lui posteremo i successivi capitoli di questa.

CI SONO RAGAZZI, CI SONO ANCHE QUELLE.

CITAZIONE
GLAUCA!

Era "PRONTO"! Avevo detto giustooooo!
 
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1 replies since 13/7/2013, 02:43   45 views
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